Storia della Fiction

Storia della Fiction
LE NOVITÀ DELL’ACCADEMIA: STORIA DELLA FICTION

Storia della Fiction è il nuovo ciclo di lezioni che rientra nel piano didattico del Biennio di Formazione  Professionale Attoriale  dell’Accademia Achille Togliani. Le lezioni hanno preso il via a dicembre 2012 con un incontro introduttivo e proseguiranno con un appuntamento al mese da gennaio sino al termine dell’anno accademico 2012-2013.

Attraverso la teoria e la visione di filmati estratti da sceneggiati televisivi d’epoca e serie tv attuali, si andrà a scoprire cos’è una fiction, da cosa ha origine e come si costruisce, quali sono le forze produttive coinvolte e come nasce un successo. Le lezioni vogliono esporre le caratteristiche che contraddistinguono la produzione italiana e metterle a confronto con i prodotti stranieri.

Un appuntamento al mese fino al termine dell’Anno Accademico.

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UNICEF Italia porta il teatro in Sierra Leone

UNICEF Italia porta il teatro in Sierra Leone
 INTERVISTA AD ANDREA IACOMINI

Oggi ospitiamo sulle nostre pagine un amico, Andrea Iacomini, Portavoce dell’UNICEF Italia che ci parla di un importante progetto per la Sierra Leone, volto a combattere la malnutrizione e le malattie, garantire assistenza medica e a diffondere l’istruzione. Questo progetto sul campo è riuscito, tra le altre cose, a portare in Sierra Leone la recitazione tra le materie d’insegnamento che, nelle strutture scolastiche create da Unicef, vengono proposte ai bambini e ai ragazzi.

Chiediamo ad Andrea Iacomini di raccontarci come è nato questo progetto e quali obiettivi si pone.

Il progetto è nato dall’esigenza di spiegare ai ragazzi ed alle ragazze della Sierra Leone, in maniera semplice diretta e chiara, alcune tematiche fondamentali per la loro crescita come il rapporto tra uomo e donna, la non violenza, la lotta all’Aids, il rispetto reciproco e le corrette pratiche sessuali. La recitazione in questo senso è un volano incredibile di conoscenza, un metodo diretto e infallibile per sviluppare una cultura migliore all’interno di paesi ancora fortemente dominati da pratiche tradizionali.

Quali esigenze hanno spinto Unicef Italia a scegliere anche la recitazione tra le materie d’insegnamento delle scuole in Sierra Leone?

La Sierra Leone è un paese agli ultimi posti nelle classifiche mondiali per mortalità infantile che ricordiamolo ogni giorno nel mondo miete 19mila bambini spesso per cause prevenibili o curabili. E’ dunque fondamentale, accanto ai nostri tradizionali metodi di intervento, sviluppare una coscienza collettiva, una cultura della vita, attraverso il più innovativo ed immortale dei metodi, la recitazione, partendo dalle nuove generazioni.

Gli spazi destinati alle scuole sono polivalenti? Pensate di costruire degli spazi a scopo unicamente ludico, o addirittura di sviluppare spazi da destinare alla recitazione, che assomiglino sempre più ad un teatro?

Le scuole che segue l’UNICEF da Bo a Kemala passando per Bumpeh Peri e Freetown sono a tutti gli effetti edifici polivalenti dopo tra le altre materie è previsto anche in collaborazione con ong locali il corso di teatro e recitazione. Le condizioni attuali non lo permettono ma sarebbe bello, appena gli spazi scolastici miglioreranno e saranno più efficaci immaginare di costruire teatri. Diciamo che per ora, senza polemica è davvero l’ultima delle urgenze per i sierraleonesi cui dobbiamo garantire vaccini, igiene, istruzione come priorità oltre a scuole adeguate. Se tutto questo andrà “a regime” penseremo anche a costruire tanti teatri.

Come hanno risposto i bambini della Sierra Leone dinanzi all’insegnamento della recitazione?

In maniera meravigliosa, con grande entusiasmo ma soprattutto con grande attenzione alle tematiche oggetto del lavoro che hanno realizzato. Molti di loro sono davvero attori in erba ed il messaggio che hanno saputo dare alle loro comunità sui temi della violenza domestica, dell’aids, dell’igiene sono stati straordinari. Un gruppo di loro ha realizzato anche rappresentazioni itineranti nei villaggi!

Unicef Italia promuove e sostiene molte campagne in Italia e numerosi progetti nel mondo, quali sono stati i risultati di Unicef Italia che ti hanno maggiormente gratificato in quest’ultimo anno?

Il viaggio in Sierra Leone mi ha cambiato la vita. Ho visto come opera l’UNICEF in contesti difficili come l’Africa Occidentale. Una grande organizzazione cl servizio della disperazione. Ma non voglio dimenticare la Campagna per i bambini siriani vittime di una guerra che li vede morire ogni giorno per cause che non gli appartengono. Sul fronte italiano sono felice del successo della campagna IO COME TU contro il razzismo e la non discriminazione quest’anno tutta incentrata sul diritto di cittadinanza i minori figli di immigrati. Che sono e devono essere italiani a tutti gli effetti.

Ci racconti quali sono i prossimi progetti che Unicef Italia ha in serbo?

La campagna VOGLIAMO ZERO giunta alla sua seconda edizione è il nostro mantra quotidiano. Essere riusciti a ridurre la mortalità infantile da 22 mila bimbi ogni giorno a 19 mila è un successo straordinario ma non bisogna fermarsi qui. Occorre mettere in campo tutte le nostre forze appunto per arrivare a zero. A breve lanceremo una grande campagna per sconfiggere la malnutrizione che ricordiamolo nel mondo vede anche 200 milioni di bambini in condizioni drammatiche di vita.

Cosa possiamo fare noi per dare una mano e contribuire alle cause di Unicef Italia?

Basta andare sul nostro sito www.unicef.it e sostenerci è il metodo più innovativo e forte per essere al nostro fianco ed aiutarci a sconfiggere molti mali che affliggono il pianeta.

Un sentito grazie da noi tutti ad Andrea Iacomini per il tempo e le parole che ci ha dedicato, per aver condiviso con noi parte della sua esperienza in terra africana e non solo. In attesa di risentirci sulle pagine del nostro blog, gli auguriamo nuovi bellissimi traguardi da tagliare.

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Polvere: incontro con i protagonisti

Polvere: incontro con i protagonisti

L’Accademia Achille Togliani con il contributo dell’Assessorato alla Famiglia, all’Educazione e ai Giovani di Roma Capitale presenta POLVERE, uno spettacolo scritto e diretto da Saverio Di Giorgio.

Lo spettacolo è interpretato da Nicola di Lernia, Gabriella Marsilli e si avvale della partecipazione degli allievi dell’Accademia Achille Togliani, si terrà in data unica venerdì 12 ottobre 2012 alle ore 21.00 presso il Centro Culturale Aldo Fabrizi (San Basilio, via Corinaldo angolo via Treia, Roma).

Al termine della serata si terrà un dibattito sul tema affrontato nello spettacolo e sul ruolo sociale e terapeutico del teatro, moderato da Emanuele Merlino.

POLVERE tratta il delicato tema della droga con la serietà dovuta all’argomento ma anche con i toni leggeri della commedia. Lo spettacolo conclude la rassegna Giovani@Teatro che, a partire da maggio di quest’anno, ha toccato numerosi teatri di Roma con l’obiettivo di offrire valori ed emozioni attraverso spettacoli e reading prevalentemente nelle zone periferiche della città.

Oggi le pagine del nostro blog ospitano due degli interpreti di POLVERE: Federico Ancillai, che affronta il ruolo del giovane tossicodipendente e Palma Karmen D’Addeo, la sua fidanzata. Entrambi sono allievi dell’Accademia Achille Togliani e li abbiamo intervistati a poche ore dal debutto.

Ecco cosa ci hanno raccontato.


Cosa ha significato per te interpretare il personaggio che ti è stato affidato?

Palma: E’ stato un po’ come viaggiare in un territorio sconosciuto guidata solo dalle emozioni. Quando si studia un nuovo personaggio si cerca sempre di capirlo in maniera profonda e mai superficiale. Ma in questo caso l’approccio è stato un po’ diverso; non avendo mai vissuto un’esperienza simile a quella del mio personaggio, per me interpretarlo ha significato “aprirmi” mentalmente e fisicamente ad esso e alle forti emozioni che ne sono derivate. Ancora adesso, ad ogni prova, scopro qualcosa di nuovo del mio personaggio, quasi come se crescessimo e maturassimo assieme.


Il personaggio che rappresenti in Polvere è fragile e tormentato, è stato difficile costruirlo?

Federico: All’inizio è stato difficile, la cosa più complessa è stata sicuramente interpretare le scene in cui il mio personaggio soffre di crisi di astinenza: capire in che modo si manifestano e come rappresentarle  attraverso il linguaggio del corpo. Il rapporto del mio personaggio con i genitori invece, anche se molto tormentato, è stato più semplice da affrontare perché ho trovato più facile immedesimarmi nella situazione e perché in scena interagisco con due bravissimi attori.


Quali difficoltà hai affrontato nell’interpretazione? 

Palma: Tante e nessuna. Ora mi spiego meglio: le difficoltà sono state tante inizialmente. Il personaggio che interpreto è distante da me per molti aspetti e la tematica affrontata è assai complessa. Ti senti addosso una sorta di “responsabilità interpretativa”. Ma allo stesso tempo, man mano che il lavoro sul personaggio s’intensifica e grazie all’aiuto del regista, durante ogni singola prova inizi a capire che l’unica difficoltà è quella di lasciarsi andare totalmente, donando la propria fisicità, le proprie emozioni, la propria testa ed il proprio cuore al personaggio.


Il tuo rapporto con il regista Saverio Di Giorgio, come è stato il vostro incontro? 

Federico: Il primo incontro con il regista è stato al provino, è stato breve e per questo credevo di non essere andato bene. Il giorno dopo con sorpresa ho saputo che ero stata scelto. Dalla prima prova Saverio Di Giorgio mi ha subito aiutato a comprendere il personaggio e a interpretarlo nel modo migliore.


Quali soddisfazioni hai tratto maggiormente da questa esperienza recitativa?

Palma: La soddisfazione di poter superare i propri limiti. Ho capito che i tre anni di formazione e di lavoro in Accademia sono stati fondamentali per me, in quanto senza la tecnica acquisita e senza tutta quell’esperienza forse (anzi, sicuramente), non sarei qui a parlare di POLVERE e a vivere l’amore per il teatro giorno dopo  giorno! Ma la soddisfazione più grande è quella di uscire dall’Accademia, dopo ogni prova e scoprire qualcosa di nuovo nel mio personaggio e nel rapporto con gli altri attori, capire che posso fare di più e che posso scoprire molte altre cose, prova dopo prova!


Quanto è stato importante per te affrontare il tema trattato dallo spettacolo?

Federico: E’ molto importante poter sensibilizzare un pubblico trasversale: i ragazzi per mostrare loro quelle che sono le conseguenze del consumo di droga sulla psiche  e nei rapporti con gli altri,  i genitori per cercare di mostrare loro quanto, seppur difficile, sia necessario un dialogo costante e aperto con i figli. Essendo questo il mio debutto assoluto su un palco, ho avuto la possibilità di confrontarmi con il mondo del teatro e ho avuto l’opportunità di crescere come attore grazie ad un ruolo così bello e impegnativo.


Ringraziamo Federico Ancillai e Palma Karmen D’Addeo per la loro disponibilità e il regista Saverio Di Giorgio che ci ha permesso di sottrarre per qualche minuto i nostri attori alle ultime prove in Accademia in attesa che si spalanchi il sipario.

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Notte dei Musei 2012

Notte dei Musei 2012
L’Accademia Togliani accende La Notte dei Musei 2012

Un nuovo spettacolo prodotto e realizzato dall’Accademia Achille Togliani in collaborazione con Roma Capitale e Circuito Biblioteche di Roma, è andato in scena generando come sempre intorno a sé grandi soddisfazioni (…e qualche ansia) da parte degli allievi, ecco che per loro una nuova prova si può dire brillantemente superata…!

Roma, sabato  6 ottobre ore 21.00, la Biblioteca Flaminia è in fermento : in occasione degli eventi legati alla manifestazione La Notte dei Musei 2012, si alza il sipario su L’Amore ai tempi della Crisi, reading semiserio scritto e interpretato da Adelmo Togliani ed Elena Tommasini, con la partecipazione degli allievi dell’Accademia Togliani e per la regia di Adelmo Togliani.
La serata è elettrizzante, le performance ironiche e comiche di Adelmo Togliani ed Elena Tommasini si alternano agli interventi , alcuni intensi, altri commoventi, altri ancora divertenti degli allievi, spesso autori dei pezzi inediti da loro interpretati in questa serata. La platea è gremita, il pubblico che ha preso posto in maniera ordinata nella sala della biblioteca allestita come un teatro da camera è coinvolto, partecipe e divertito!
Lo spettacolo  prende subito il largo dipingendo sentimenti, stati d’animo, affetti, ricordi e sogni con i colori del dramma, dell’ironia  e della comicità, ecco  l’ amore nelle sue mille sfaccettature che possono farti ridere come commuovere.

L’Accademia Achille Togliani insieme a i suoi allievi è stata tra i protagonisti più applauditi di questa Notte dei Musei, e un nuovo applauso va ancora a loro, ai giovani interpreti che in questa occasione hanno portato in scena il loro cuore innanzitutto: Palma Karmen D’Addeo, Sebina Montagno,  Cristiano Maria, Enrique Hernandez, Valentino Briguglio e  Romano Fortuna.

Un plauso ancora ad Adelmo Togliani ed Elena Tommasini, instancabili direttori d’orchestra in questa serata ricca e divertente e sapienti guide dei loro giovani allievi.

Bravi! Bravi! Bravi!

Un ringraziamento speciale va alla gentilissima Brigida D’Avanzo, direttrice della Biblioteca Flaminia e ai suoi collaboratori e infine un sentito ringraziamento al Presidente delle Biblioteche di Roma, Francesco Antonelli, che in questa occasione ha fatto un grande regalo, onorando tutti i partecipanti della sua presenza.

Grazie di cuore!

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Doppiaggio 2012

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