Posted by Laura Beretta on Mar 7, 2014 in Blog | 1 comment
PARLA IL SUO GIOVANE PRODUTTORE
Oggi abbiamo incontrato per voi un amico dell’Accademia Togliani, il giovane produttore Daniele Urciuolo. Daniele 27 anni e una passione per l’arte in tutte le sue forme è venuto a parlarci della sua ‘fatica’ e anche un po’ di sé. Dopo il conseguimento della laurea in Legge, Daniele decide di impiegare le sue competenze in materia giuridica, il suo innato talento per le relazioni interpersonali e il suo entusiasmo, al servizio del Cinema. La sua prima produzione è appunto il cortometraggio, dal titolo “Yet, the best universe ever”, scritto e diretto da Edoardo Palma e prodotto dalla Alfiere productions in collaborazione con il gruppo creativo Full of Beans. Lo shortfilm (notizia in anteprima nda) sarà in concorso al Future Film Festival di Bologna e al Catania Film Festival, due rassegne internazionali che si terranno ad aprile 2014.
Come nasce questa passione per il Cinema?
In realtà è una passione per l’audiovisivo. Io sono cresciuto negli anni novanta, con la televisione commerciale, le pubblicità, le ultime commedie brillanti prodotte da Cecchi Gori, in un momento storico felice, prima della grande crisi. Mi sono avvicinato al cinema per caso.
In che senso?
Nel senso che ho sempre avuto la passione per i testi. Mentre tutti guardavano Non è la Rai e i varietà in tv, ed erano fan di Ambra, Simona Ventura, Piero Chiambretti, io ero già fan di Gianni Boncompagni, Max Novaresi e Tiberio Fusco, storici autori televisivi, i veri artefici dei successi accreditati ai sopracitati presentatori. Così come Massimo Troisi (in collaborazione con la scrittrice Anna Pavignano) e Roberto Benigni, non erano soltanto interpreti e registi, ma anche sceneggiatori dei loro film. Quindi, per farla breve, io amo scoprire storie originali e provare a rappresentarle sul piccolo o grande schermo.
Di cosa parla questo film cortometraggio “Yet, the best universe ever”?
È una storia molto semplice, dove due ragazzi immaginano gli infiniti universi paralleli che esistono accanto al nostro. È anche un omaggio al cinema, con riferimenti a film cult come Star Wars, Pulp Fiction, E.T. e Ritorno al futuro.
Quanto dura?
Meno di dieci minuti. Abbiamo deciso di dare importanza alla qualità del prodotto e non alla quantità, intesa come durata. Sono dieci minuti pieni di intensità, dove lo spettatore difficilmente si annoia.
Perché hai deciso di girarlo in lingua inglese?
Abbiamo deciso, insieme al regista Edoardo Palma, di far recitare in lingua inglese due giovani attori, provenienti dal Teatro Stabile di Torino, Elio D’Alessandro e Celeste Gugliandolo, per metterci alla prova sul mercato internazionale.
Una sfida non facile…
Sì, infatti oggi i prodotti made in Italy hanno poca vita fuori dall’Italia, anche se i recenti casi de “La grande bellezza”, in corsa agli Oscar, e de “Il capitale umano” di Virzì, venduto in 25 Paesi stranieri, fanno ben sperare per una ripresa della nostra industria cinematografica. Spero che il mercato internazionale possa apprezzare il nostro piccolo gioiellino. Siamo in attesa di risposta per alcuni Festival internazionali in U.S.A., Australia, Korea.
Sei giovane, quali sono i tuoi prossimi progetti?
Sto curando l’esecutivo di altri tre film cortometraggi, e sto cercando fondi per produrre due documentari. Il sogno sarebbe riuscire a produrre il primo film lungometraggio, occorre determinazione ma anche molta pazienza. A titolo informativo, Adelmo Togliani, titolare della Vs Accademia, è un amico e un artista che stimo molto e sarebbe fantastico riuscire a produrre qualcosa insieme.
Come possiamo seguirti?
Bene, allora come si dice in questi casi: in bocca al lupo!
Daniele Urciuolo
Leggi