L’Uomo Volante – foto di Giorgia Ruggiano 2014

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L’Uomo Volante – foto di Selvaggia Chechi 2014

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IO donna parla de L’Uomo Volante

IO donna parla de L’Uomo Volante
LE IMMAGINI ESCLUSIVE DELLA PELLICOLA

Ecco le prime immagini, a cura di Laura Beretta, del cortometraggio L’Uomo Volante prodotto da Giallo Limone Movie in collaborazione con Accademia Achille Togliani e che ha ottenuto il riconoscimento di film di interesse culturale dal Ministero dei Beni Culturali. Si ringrazia Michaela K. Bellisario per l’articolo.

(Foto di scena di Giorgia Ruggiano)

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L’Uomo Volante

L’Uomo Volante
CI SIAMO!

Piccoli ritocchi…solo qualche rifinitura qua e là e l’ultima fatica targata GialloLimone Movie e Accademia Achille Togliani sarà pronta. Sono stati mesi duri e intensi. Corse a destra e sinistra in una fase delicatissima come quella della post-produzione. Un supervisore, Simone Siragusano, e un montatore, Alessio Franco, impagabili e unici per professionalità e bravura. Una società, la CANECANE, entrata in corsa in questa avventura per rendere la pellicola ancora più ricca con effetti visivi stupefacenti.

Era ora. Tutti ci chiedono quando sia pronto. Alcuni hanno avuto l’occasione di vedere scampoli di montato. Altri di vedere un paio di frame in anteprima tratte dal filmato originale. L’emozione, tanta, ma anche il massimo riserbo hanno caratterizzato i mesi successivi alla fine delle riprese. Qualche sparuto commento ci fa ben sperare sulla qualità del lavoro svolto: “Commovente”, “Una favola”, “Gli anni 80 erano proprio così!”.

Anche se il master è ormai in dirittura d’arrivo, non possiamo che ringraziare tutti, ma proprio tutti i nostri collaboratori, la troupe, il Ministero dei Beni Culturali, i partner e gli sponsor che hanno reso possibile questo piccolo miracolo. E non ultima, la voce e il volto della bravissima Bianca Guaccero, che ci ha accompagnato per tutta l’estate nelle estenuanti sessioni di montaggio. Ogni volta ci ha regalato un sorriso e fatto dimenticare della fatica.

Manca poco…pochissimo, e ci tufferemo tutti, seppur brevemente, nei favolosi anni 80 per riemergere poi al tempo di oggi con tanta nostalgia e più fiducia nell’amore.

(foto di Giorgia Ruggiano)

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Diario de “L’Uomo Volante” [Parte III]

Diario de “L’Uomo Volante” [Parte III]
24 GIUGNO 2014, ULTIMO GIORNO

Perché tutte le avventure finiscono? Perché qualcosa di meraviglioso e spettacolare deve per forza avere una fine? Forse è una domanda sciocca, o forse no… ma è quello che continuo a ripetermi da tempo. E l’aver concluso oggi questo film, questo “spettacolo vivente”… mi rattrista, mi provoca un male pettorale incredibile. Però che cavolo, non sono mai stato un sentimentale e mai lo sarò! Per cui, caro e vecchio Diario, è ora di immortalare nella storia quest’avventura nella sua più lieta e mirabolante fine.

Lunedì 23 abbiamo effettuato le riprese in una location che mai mi sarei aspettato… una barca!! Anzi no, fermo: una NAVE! E precisamente una nave della Grimaldi Lines. Sai, una di quelle enormi città semovibili… forse era anche più grande del Titanic. Ai miei occhi? Un’immenso regno labirintico, dove io e i miei eroi (i tecnici, operatori, macchinisti e assistenti alla regia) abbiamo tentato di raggiungere le ben precise zone di ripresa senza perderci… fallendo molte volte miseramente, già già. Avrò fatto quelle strade centinaia di volte in un solo giorno, a furia di far su e giù per portare da terra al ponte principale gli attrezzi cinematografici… Ma di certo potevo esser il solo? Nossignore! I miei eroi erano infaticabili, una macchina ultraorganizzata che smontava e rimontava tutti i pezzi senza sosta. Ma un elogio devo anche porlo ai signori attori, E CHE ATTORI! Bianca Guaccero ha girato le sue ultime scene del film, colpita continuamente da un vento impetuoso, ma lei (Super-attrice) non demorde, ed effettua la sua scena con grande professionalità. Eh sì, girare su quella nave è stato tanto meraviglioso quando faticoso, forse il set più figo che io abbia mai visitato… e so bene chi devo ringraziare per questo.

Ed infine, ecco la conclusione… le ultime battute di questa grande opera. Dove? Beh, una grande creazione doveva trovare il suo apice presso la più possente creazione divina: il Mare… Già già, siamo andati a Fregene, al Manila Beach!! Non c’ero mai stato, non mi sembra così diverso da altri lungomari… ma questo non ha importanza, cavolo!

E’ stato un lavoro duro, poiché dovevamo davvero concludere tutte quante le scene entro sera: bisognava correre… io ho dato del mio meglio, cercando di assistere l’aiuto-regia il più possibile… e spero d’esserci riuscito, altrimenti chissà quante me ne avrà dette! Il sole splendente ha messo a dura prova la resistenza dei macchinisti che però erano irremovibili! (Dopotutto, sono eroi). E Adelmo? Beh, in tutto ciò lui impazziva… dava nozioni registiche per poi entrare nei panni del suo personaggio e schizzare al suo posto e girare la scena… lo si vedeva ovunque e dappertutto, se un attimo prima stava spiegando alle comparse cosa fare, un secondo dopo si trovava dall’altra parte dello stabilimento balneare a dialogare con alcuni operatori di scena. E diavolo, se ci ha davvero messo l’anima in questo film… Ma (ad ognuno il suo) anche l’aiuto-regia, Simone Siragusano, ha dato un grosso contributo: sempre presente, attento e pronto ad ogni evenienza… si è anche improvvisato portiere per salvare la cinepresa da un pallone da calcio (è tutto documentato, giuro!); Ed infine, come non dare spazio all’ideatrice, a chi ha messo insieme i pezzi per rendere un’idea qualcosa di davvero entusiasmante e spettacolare… parlo della sceneggiatrice Elena Tommasini, già già… credo che un pezzo della sua anima ci sia all’interno del film, un pezzo bello forte…

E alla fine? Alla fine festeggiamenti, applausi, discorsi e brindisi… chi si salutava, chi si sarebbe invece rivisto per gli ultimi ritocchi… Adelmo era stanco, ma una stanchezza meritata… ha lavorato davvero bene.

Ed è la fine anche per me… no aspetta, non è che sto morendo, intendevo metaforicamente, ecco… questi sono gli ultimi appunti che trascrivo… saprò chi ringraziare a dovere, ma non lo farò qui, no no. Qui ho finito, concluso, stop. Eppure sento quell’amaro in bocca, quel piccolo dispiacere di non poter continuare…E rimango qui, nella speranza di una nuova, entusiasmante avventura, tanto quanto lo è stata questa… perché la vita è così.

Sorprendente.

[THE END]

 

 (foto di Selvaggia Chechi)

 

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