L’Uomo Volante in Cina

L’Uomo Volante in Cina
L’OPERA CONTINUA IL SUO VIAGGIO ALL’ESTERO

Il cortometraggio L’Uomo Volante prodotto da Giallolimone Movie e Accademia Achille Togliani, e sostenuto da Buonacultura, con protagonista Bianca Guaccero e per la regia di Adelmo Togliani, è stato selezionato al 16th International Student Film and Video Festival of Beijing Film Academy.

Grazie all’accordo siglato quest’anno con la società di distribuzione russa Cinepromo, considerata tra le migliori compagnie di promozione internazionale di opere cinematografiche in formato breve, l’opera viene distribuita in tutto il mondo. Dopo essere stato all’International Film Festival “Light To The World” di Yaroslavl e Rybinsk, e al Festival of Independent Cinema “KinoLikbez” di San Pietroburgo in Russia, il cortometraggio è entrato nella selezione ufficiale del 16° ISFVF di Pechino dove saranno proiettate opere provenienti da 33 nazionalità differenti.

La proiezione de L’Uomo Volante, prevista il 23 ottobre alle 19.30, sarà seguita da un botta e risposta alla presenza del regista Adelmo Togliani che per l’occasione sarà presente in sala.

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Parliamo di Cinema…

Parliamo di Cinema…
KALAT CINEMA EMOTION

La logica delle buone pratiche nella produzione e tutela del cinema è il tema centrale di “Kalat Ciak Emotion”, Seminario organizzato dall’Associazione Cinematografica e Culturale “Laboratorio dei Sogni” e patrocinata e sostenuta dalla Regione Lazio- Direzione Cultura e Politiche Giovanili – Area Arti figurative, cinema, audiovisivo e multimedialità, che si terrà mercoledì 5 luglio 2017 dalle 10.00 alle 13.30 a Roma nell’ eccezionale cornice della Casa del Cinema – Sala Deluxe (Largo Marcello Mastroianni, 1).

Tema centrale dell’iniziativa è l’educazione cinematografica dei giovani europei attraverso la sviluppo di buone pratiche cinematografiche con una particolare attenzione al contesto contemporaneo in cui vivono e ai “new film tools”, veri e propri strumenti comunicativi di formazione e di avviamento ad una professione.

Al dibattito, moderato da Roberto Giacobbo (Vicedirettore RAI 2), interverranno alcune delle più rappresentative personalità che promuovono e tutelano il cinema italiano: Dott.ssa Miriam Cipriani (Direttore della Direzione Cultura e Politiche Giovanili- Regione Lazio), Dott. Pierluigi Regoli (Dirigente Segreteria Assessore cultura Politiche giovanili-Regione Lazio), Dott. Maurizio Gianotti (Giornalista ed autore RAI), Dott.ssa Camilla Cormanni (Promozione Internazionale Cinema Classico – Luce Cinecittà), Dott. Valerio Valla (Studio Valla Europe Consulting), Dott. Valerio Toniolo (AGIS – Presidente Associazione Buonacultura – MIBACT), Adelmo Togliani (attore, regista e Presidente Accademia Achille Togliani), Vincenzo Alfieri, (attore, regista e sceneggiatore), Dott. Roberto Cipullo (Produttore cinematografico e direttore creativo presso Camaleo s.r.l.), Dott. Giuseppe Alessio Nuzzo (Direttore generale del Social World Film Festival), Dott. Giuseppe Squillaci (regista e visual effect supervisor), Arch. Fernando Barbieri (Presidente Associazione cinematografica e culturale Laboratorio dei sogni Kalat Nissa Film), Prof.ssa Laura Abbaleo (Pubbliche relazioni Kalat Nissa Film Festival).

I relatori d’eccezione ospiti all’evento si alterneranno in un ricco dibattito volto a fare il punto della situazione produttiva cinematografica in Italia e all’estero, puntando i riflettori su prospettive, opportunità, nuovi linguaggi, nuovi mercati e case history.

Durante la conferenza sarà conferito il Premio alla Carriera Kalat Nissa Film Festival all’attrice Milena Vukotic.

 

KALAT CIAK EMOTION

mercoledì 5 luglio 2017, ore 10.00

Casa del Cinema – Sala Deluxe

Largo Marcello Mastroianni 1, Roma

 

Ingresso libero sino ad esaurimento posti

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Cinema e Product Placement

Cinema e Product Placement
STARTHINK MAGAZINE PARLA DI NOI

Avete mai notato bottiglie di bibite famose, computer contrassegnati da particolari frutti ‘morsicati’, icone familiari sullo sfondo delle vostre pellicole preferite? Ebbene, quello è il product placement, oggi più che mai un’importante forma di finanziamento per il cinema.

Sul piano pratico il product placement consiste nell’inserimento, con finalità promozionali, di prodotti riconducibili a marchi ben riconoscibili all’interno di un film. Il lavoro di squadra portato avanti da un produttore e il brand inserzionista ha l’obiettivo di amalgamare con dovuto equilibrio il prodotto o il marchio all’interno della trama del film e quindi della sceneggiatura.

Non è sempre un lavoro facile rendere gradevole l’inserimento di marchi senza inficiare la fruizione del film da parte degli spettatori, ma ancora più difficile è la stessa attività di fundraising, volta a individuare quei marchi funzionali alla pellicola e disponibili ad investire. Un percorso spesso laborioso.

Ne parliamo con Adelmo Togliani, attore, regista e produttore che da qualche anno ha abbracciato con risultati soddisfacenti questa forma di finanziamento in alcune delle pellicole da lui dirette e prodotte.

Adelmo, cosa rappresenta per un produttore il product placement cinematografico?

Letteralmente il product placement è uno strumento che serve a supportare economicamente un’opera di audiovisivo. Per me è un validissimo mezzo, indispensabile per realizzare sogni filmici. Non so come ragionino gli altri produttori, ma per me e il mio piccolo team, spesso da un’idea autorale si passa in automatico ad un’idea produttiva e di finanziamento legata a una specifica categoria merceologica: food & beverage, luxury, beauty…

[continua…]

 

Articolo tratto da Starthink Magazine cura di Carola Tangari

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Accademia Togliani sbarca in Polonia

Accademia Togliani sbarca in Polonia
A OLSZTYN COL LABORATORIO DEI SOGNI PER ERASMUS+

È ormai passato un mese o poco più da quando, insieme agli amici del Laboratorio dei Sogni, siamo stati ospiti del Wama Film Festival a Olsztyn, Polonia. L’Erasmus+ è un programma europeo incentrato sulla formazione dei giovani nell’audiovisivo e sull’interscambio culturale tra i differenti Paesi europei coinvolti. I ragazzi invadono letteralmente la città camera in spalla e boom con microfonista al seguito. La partecipazione a questo genere di progetti è esperienza indispensabile per chi si occupa di formazione. Tra le altre cose portare in anteprima assoluta le immagini della nostra ultima produzione La Macchina Umana, che vede Valentina Corti protagonista, all’estero in una cornice appunto così prestigiosa, ci riempie di orgoglio. Con l’occasione si è potuto scambiare idee, opinioni e discutere su quale sarà il futuro del cinema partendo dal basso e partendo ovviamente dalla formazione. Ci sono state molte occasioni di confronto con numerosi partner (non c’eravamo solo noi italiani) ungheresi, ucraini e ovviamente polacchi. Il filmmaking è stato al centro del nostro intervento dinanzi ad un nutrito gruppo di addetti ai lavori. Si è parlato appunto di come questa pratica sia diffusissima e rappresenti a tutti gli effetti, ormai da anni, il punto di partenza per chi vuole fare cinema. Ma solo un punto di partenza, ci teniamo a precisare. Le possibilità esplorative che il filmmaking offre di tutte le professionalità coinvolte nel campo dell’audiovisivo (e forse non tutte) sono importantissime per la formazione di un giovane artista, sia che esso voglia diventare futuro montatore, microfonista, direttore della fotografia e, soprattutto, regista. Ecco, il regista: quella figura che, in un certo senso li racchiude tutti ma che domani non può pretendere di fare tutto da solo, ovvero quando deciderà di mettersi al lavoro su opere più impegnative dei semplici cortometraggi, commercial o qualsiasi altro contenuto in formato breve. Il filmmaking dota un individuo di molte competenze – in modo sommario e non approfondito – e dona la possibilità di saggiare ogni ruolo. La scelta è solo rimandata. Il regista, per esempio, deve fare i conti con tante cose che nessun libro è in grado di insegnare. Nemmeno il filmmaker più preparato può immaginare cosa accadrà quando si dovrà sedere davanti ad un monitor e dare il fatidico ‘AZIONE’ dinanzi ad una moltitudine di persone (la troupe, gli attori, la produzione) che si muove e fa domande, esprime opinioni, crea continuamente occasioni di confronto e talvolta anche di scontro. Crediamo che il filmmaking sia il nuovo trampolino per le professionalità cinematografiche soprattutto se, come abbiamo visto anche al Wama Film Festival dove i tanti ragazzi coinvolti (NdA da più nazionalità) hanno realizzato cortometraggi molto interessanti in meno di una settimana, vengono guidati da tutor consapevoli e preparati. Viva il filmmaking, viva il cinema!

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Fare Cinema: 2 giorni di Workshop

Fare Cinema: 2 giorni di Workshop
LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO E AUDIOVISIVO

Conoscere il linguaggio cinematografico e audiovisivo, comprenderne i meccanismi che ne sono alla base, significa rapportarsi in modo appropriato e libero ad uno dei fulcri della società contemporanea: l’atto del guardare.

I giovani guardano film al cinema, alla televisione in salotto o sul pc. Fruiscono di prodotti audiovisivi su dispositivi mobili come smartphone e tablet. Fatte poche eccezioni, non esistono situazioni o ambienti del contesto quotidiano in cui essi non abbiano a disposizione un device per la fruizione o la produzione di contenuti audiovisivi.

L’aumento di contenuti prodotti dagli stessi ragazzi (User Generated Content), che immessi nella rete possono potenzialmente raggiungere platee globali, sta influenzando le dinamiche economiche dell’industria culturale ed editoriale.

Eppure nonostante questo scenario e l’apparente facilità nell mondo ci si abitua tendenzialmente a convivere con i meccanismi e gli strumenti del linguaggio audiovisivo, il nostro rapporto con le immagini in movimento è spesso regolato da un utilizzo poco consapevole. E l’impatto sui più giovani può diventare devastante. La quantità di messaggi e stimoli audiovisivi e la velocità e la frammentazione con cui si organizzano e susseguono, difficilmente permettono di porsi in modo critico, attivo, di superare lo strato epidermico di tali immagini e di dischiuderne il significato più profondo.

Ai giovani d’oggi serve più che mai una coscienza critica che gli consenta di guarda in un modo più consapevole le immagini e infine di scegliere ‘come’ e ‘cosa’ raccontare del proprio presente.
Il corso si prefigge questo obiettivo.

Il workshop è totalmente GRATUITO e riservato alle prime 15 persone che si iscriveranno.


REQUISITI MINIMI PER PARTECIPARE AL CORSO:

  • età compresa tra i 18 e i 35 anni
  • DIPLOMA DI SCUOLA SECONDARIA DI 2° GRADO

Quando: 30 e 31 luglio 2016 Orari: 10.00 / 13.00 – 15.00 / 19.00
Dove: Accademia Achille Togliani di Via Nomentana, 1018 Roma

Docenti: Simone Siragusano; Adelmo Togliani

Per iscrizioni: 346 5300644 oppure scrivere a container@asiciaoroma.it oppure compila il FORM ONLINE

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