La sindrome di Sjögren a teatro

La sindrome di Sjögren a teatro
MONSIEUR SJÖGREN E IL CORAGGIO DI UNA DONNA

È attualmente in fase di preparazione Monsieur Sjögren e il coraggio di una donna, uno spettacolo prodotto da A.N.I.Ma.S.S. ONLUS in collaborazione con Accademia Togliani, che affronta il delicato tema della Sindrome di Sjögren, una malattia infiammatoria cronica, autoimmune e degenerativa. La pièce, interpretata da Sarah Maestri (Il cuore altrove, Notte prima degli esami, Il pretore) e Adelmo Togliani (Casanova, Boris – Il film, Un matrimonio, La Sabbia negli occhi), è scritta da Elena Tommasini, diretta da Stefano Sarcinelli e andrà in scena a Roma in anteprima a fine marzo.

Lo spettacolo, fortemente voluto da Lucia Marotta, Presidente dell’Associazione Nazionale Italiani Malati Sindrome di Sjögren – A.N.I.Ma.S.S. ONLUS con l’intento di divulgare e sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo la malattia, porta in scena temi quali l’amore, la rabbia e la sfida costante contro una sindrome fortemente invalidante di cui soffrono, in Italia, circa 12/15.000 persone, per la maggior parte donne.

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31/10 Festa del Cinema di Roma

31/10 Festa del Cinema di Roma
LA MACCHINA UMANA IN ANTEPRIMA NAZIONALE

Martedì 31 ottobre 2017 l’Auditorium del MAXXI ospita fra le Risonanze della Festa del Cinema di Roma la proiezione de La Macchina Umana con Valentina Corti protagonista.

Un cortometraggio di Adelmo Togliani e Simone Siragusano che pone interrogativi etici relativi all’intelligenza artificiale.

Roma, ottobre 2017 – Il cortometraggio La Macchina Umana di Adelmo Togliani e Simone Siragusano, con Valentina Corti protagonista nel ruolo di Gaia, è tra le proiezioni attese alla XII edizione della Festa del Cinema di Roma: il film, di genere sci-fi, è presentato in anteprima nazionale martedì 31 ottobre alle ore 17.30 all’Auditorium del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo (via Guido Reni 4/a, Roma) all’interno degli eventi della Sezione Risonanze.

 

La Macchina Umana è un film che riflette sui temi dell’intelligenza artificiale, quando l’evoluzione tecnico scientifica porta l’uomo verso la creazione di androidi che provano sentimenti ed emozioni, verso una mimesi completa del proprio io. E quando un robot acquisisce una sensibilità tale da soffrire come un essere umano, è da considerarsi ancora una macchina? O dovremmo porci nei suoi confronti con la stessa disponibilità che avremmo con un essere umano? Sono questi alcuni degli interrogativi etici che si pongono Gaia (Valentina Corti) e l’analista (Gianni Franco) quando si confrontano con i sentimenti e i desideri di Stefano (Adelmo Togliani), un androide che ha acquisito piena coscienza di sé.

Il corto coprodotto da Alfiere Productions è ospitato all’interno dell’evento “La Macchina Umana: progresso o trasformazione?”, un incontro presentato da Buonacultura e Accademia Togliani e realizzato in collaborazione con Festa del Cinema di Roma che offre al pubblico un ricco dibattito su etica e robotica a margine della proiezione. Tra gli ospiti alla discussione – oltre al cast del film Valentina Corti, Adelmo Togliani e Simone Siragusano – vi saranno Roberto Giacobbo (Vicedirettore di Rai 2 Programmi Divulgativi), il Prof. Achille Lucio Gaspari (Professore Emerito di Clinica Chirurgica, Roma Tor Vergata), Pierluigi Manieri (Giornalista e Critico cinematografico) e Andrea Iacomini (Portavoce UNICEF Italia). Modera Valerio Toniolo Presidente di Buonacultura che afferma: “La Macchina Umana è un film che mette a confronto la realtà umana con la tecnologia, i sentimenti umani con le macchine e i loro limiti, e che sottolinea l’importanza e la forza che questo dualismo rappresenta oggi nella lotta quotidiana tra la conquista di un futuro all’avanguardia e il valore ineludibile della vita umana e della nostra stessa esistenza”.

Adelmo Togliani, autore e regista dell’opera, aggiunge: “Con la Macchina Umana ho voluto scrivere una storia intimista attraverso gli occhi di un androide, sollevando interrogativi sul futuro che ci attende. Oggi l’uomo aspira a migliorarsi sempre di più cercando però questa realizzazione al di fuori di sé, con strumenti più o meno artificiali. Però, un giorno, un robot potrebbe prendere il posto di quell’uomo e dei suoi sentimenti, delle sue aspirazioni. Abbiamo voluto raccontare cosa davvero valga la pena proteggere del nostro essere umano: la nostra essenza”.

Conclude Valentina Corti, protagonista del corto: “Gaia, il mio personaggio, è una donna intelligente e determinata, grazie all’interazione con un androide che le mostra la bellezza e la complessità dell’essere umano si trova a dover mettere in discussione tutto ciò in cui crede. Scopre che la ricerca della perfezione conduce alla perdita degli aspetti più significativi di ogni essere umano, proprio quelle fragilità che ci rendono unici e meravigliosi.”‎

Il cortometraggio dopo la proiezione in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, verrà presentato il 2 novembre al Trieste Science+Fiction Festival e in numerosi altri festival nazionali e internazionali.

 

La Macchina Umana: progresso o trasformazione?

martedì 31 ottobre 2017, ore 17.30

Auditorium del MAXXI – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo

Via Guido Reni 4/a, Roma

Ingresso a invito – gratuito fino a esaurimento posti

 

Ufficio Stampa: Laura Beretta / email: info@accademiatogliani.it / Mob.: 339.4593628

 

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A scuola di musica per il cinema

A scuola di musica per il cinema
INCONTRO CON FRANCO BIXIO

Cinevox Record, storica etichetta discografica specializzata in colonne sonore, presenta Cinevox Academy, una scuola volta a formare i nuovi compositori di musiche da film di domani. Ne parliamo con il presidente Franco Bixio, compositore di colonne sonore da film e figlio del Maestro Cesare Andrea Bixio, l’artista che ha composto le musiche del primo film sonoro italiano.

 


Quando e come nasce l’idea di Cinevox Academy?

Dopo aver lanciato con grande successo e replicato per due edizioni il Contest Cinevox L’Immagine del Suono, dedicato a giovani video maker, mi è sembrato naturale rivolgere la mia attenzione al segmento creativo che più è vicino alla nostra attività: la colonna sonora. E come è nella nostra tradizione, cerchiamo di rivolgerci ai giovani o agli emergenti cercando non tanto di insegnare loro tecniche compositive, che oggi è facile conoscere e apprendere, ma dando ai partecipanti di Cinevox Academy le opportunità più pratiche per relazionarsi con il mondo produttivo professionale. Infatti, durante il Master, i partecipanti potranno prenotarsi per FacetoFace con esponenti del mondo produttivo cinematografico. Nel contempo cerchiamo di formare professionalità che gravitino intorno alla colonna sonora. Music Supervising, Creative Music&Video Editing, Sound Design sono alcuni esempi di come cerchiamo di non lasciare nessuno indietro….

 

Quali sono i valori e gli obiettivi che la contraddistinguono?

Credo che il valore di Cinevox Academy sia l’ambiente in cui i partecipanti si vengono a trovare. Frequentare un Master nel cuore e a contatto con una realtà produttiva dalla quale possono scaturire opportunità anche durante il corso, credo sia un valore aggiunto così come l’obiettivo dichiarato di supportare l’ingresso di ogni partecipante nel mondo del lavoro professionale.

 

A chi è rivolto e com’è strutturato il Master Soundtrack?

Ci rivolgiamo non solo ai diplomati, ma a tutti coloro che hanno (o credono di avere) un estro creativo e che comunque abbiano una propria “cifra” espressiva. Il corso avrà la durata di quattro mesi, durante i quali i partecipanti, attraverso lezioni frontali, laboratori e focus group insieme a professionisti della musica per le immagini potranno creare una vera e propria colonna sonora.

 

Come avviene la selezione degli allievi?

Coloro che vorranno prendere parte a questa esperienza formativa potranno inviare allo staff di Cinevox Academy i loro curricula e i loro brani originali (massimo tre) in formato di partitura oppure di registrazione. Per procedere all’invio, basterà registrarsi al sito internet academy.cinevox.it e seguire i passaggi descritti sul sito stesso. Sarà, poi, cura dello staff valutare il materiale inviato e procedere alla selezione.

 

Cinevox Academy porta con sé un’importante eredità, quella del M° Cesare Andrea Bixio; in che modo saranno veicolati il suo esempio e la sua opera?

Nel Master si parlerà ovviamente anche di Cesare Andrea Bixio, mio padre, proprio perchè nel 1930 partecipò all’evento che segnò un’epoca: il primo film sonoro italiano La canzone dell’amore. Sua fu la canzone inserita nel film, che fu subito un successo, poi seguito da moltissimi altri come Mamma, Parlami d’amore Mariù, Violino Tzigano, Vivere ecc… Ma si parlerà di mio padre anche perché fu lui, nel 1960, a fondare la Cinevox Record la prima etichetta discografica dedicata alla musica da film e soprattutto perché fu un uomo appassionato delle innovazioni e attento ai tanti giovani talenti; tutti ingredienti che ben si sposano con la filosofia e la mission di Cinevox Academy.

 

L’Accademia sorge all’interno dei Trafalgar Recording Studios, luogo in cui hanno inciso i più grandi nomi della musica da film (Ennio Morricone, I Goblin, Fabio Frizzi…), prevedete esercitazioni pratiche e incontri con i più importanti e attuali compositori?

Quando ho parlato di “ambiente” intendevo proprio questo. Mettere il partecipante nelle condizioni di sentirsi tra i grandi, a loro ispirarsi, con loro confrontarsi per dare ancora più forza alla propria personalità creativa. Gli studi Trafalgar devono essere vissuti come un grande laboratorio di idee.

 

Cinevox ha realizzato numerosissime colonne sonore da film e musiche per le più note fiction televisive. Quale sbocco professionale prevedete per vostri allievi?

Certamente i migliori avranno la possibilità di veder inserita la loro musica in una colonna sonora prodotta dal Gruppo Editoriale Bixio, l’opportunità di comporre un tema in base alla lettura di una sceneggiatura messa in produzione e la sicurezza di ottenere l’inserimento della loro musica nella piattaforma per il licensing HaveASync insieme alle grandi firme della musica da film. Il Master da anche l’opportunità di cimentarsi con la radiofonia partecipando come speaker, insieme ad una delle voci storiche della radio, Renato Marengo, alla programmazione di Radio Cinevox in cui saranno programmate colonne sonore del passato, del momento e quelle dei musicisti emergenti. Molteplici concrete opportunità professionali saranno offerte ai partecipanti anche dai partner di Cinevox Academy: Cross Productions, Accademia Griffith, Scuola Romana di Fotografia e Cinema, MEI, Classic Rock, Vinile, Cinemagazine, Colonne Sonore, Cinecorriere, Blank, Studio Alfa, ExitWell, Gingermag, Chez Donella, Diastema, Radio Conclas, Marca Aperta, Grandi Firme della Canzone.

 

Cinevox Academy vanta docenti d’eccellenza, tra cui proprio lei. Ci può illustrare la sua materia di insegnamento?

Personalmente mi occuperò di fare una overview sulla storia della colonna sonora nella cinematografia italiana e sulla rappresentazione dell’evolversi del costume dall’avvento del cinema sonoro che fu un inimmaginabile stravolgimento degli usi e delle consuetudini di spettatori rimasti affascinati.

 

Cosa si augura per il futuro delle colonne sonore?

Il più largo riconoscimento della funzione della musica per le immagini. La quasi totalità della cinematografia, ed oggi, dei videogame non potrebbe esistere senza una colonna sonora.

 

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http://academy.cinevox.it

 

 

 

Si ringraziano il Dott. Franco Bixio per la sua disponibilità, e lo staff di Cinevox per la cortesia.
Intervista a cura di Laura Beretta.

 

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YOUNG LAB 2016

YOUNG LAB 2016
LA COMUNICAZIONE AI TEMPI DEL WEB

Roma, ottobre 2016 – Prende il via YOUNG LAB il laboratorio che promuove un uso consapevole della comunicazione per immagini con approfondimenti teorici e pratici intorno al linguaggio audiovisivo. Relatori d’eccellenza e lezioni tematiche su tecniche, strumenti e aspetti del linguaggio audiovisivo, sulla comunicazione ai tempi del web e dei social media: questa è la premessa di YOUNG LAB il Laboratorio di Approfondimento sull’Audiovisivo organizzato e promosso a Roma dall’Accademia Togliani grazie al contributo della Regione Lazio.

Cinema, Fiction e Social Media sono le macro aree attorno alle quali ruotano gli appuntamenti (undici lezioni teoriche più due giornate di pratica di ripresa audiovisiva) che si terranno dal 27 ottobre al 4 dicembre 2016 con due appuntamenti a settimana dalle 16.00 alle 19.00 presso il Circolo La Conventicola deli Ultramoderni (Via di Porta Labicana 32 – 00185, Roma).

Tra i relatori che approfondiranno tematiche specifiche vi sono Veronica Gentili giornalista de Il Fatto Quotidiano, Andrea Iacomini Portavoce Nazionale UNICEF Italia, The Actual autori e web star.

Mai come oggi il prodotto audiovisivo è fruibile al cinema o in tv ma soprattutto attraverso dispositivi mobili come pc, smartphone e tablet. L’aumento del numero di contenuti prodotti dai singoli fruitori del web (User Generated Content), che immessi nella rete possono potenzialmente raggiungere platee globali, sta influenzando le dinamiche economiche dell’industria culturale ed editoriale.

Eppure, nonostante questo scenario e l’apparente facilità con cui siamo abituati a convivere con i meccanismi e gli strumenti del linguaggio audiovisivo, il nostro rapporto con le immagini è spesso regolato da un utilizzo poco consapevole. E le conseguenze possono diventare gravi. Oggi serve più che mai una coscienza critica che consenta di rapportarsi con maggiore consapevolezza e conoscenza con il linguaggio audiovisivo e i suoi canali distributivi.

Il Laboratorio YOUNG LAB vuole insegnare ai propri allievi la padronanza degli strumenti e delle tecniche per comunicare in modo consapevole attraverso le immagini, senza dimenticare l’approfondimento di un pensiero critico attorno all’utilizzo delle medesime. Il Laboratorio YOUNG LAB prevede la realizzazione di un mini spot di sensibilizzazione contro il cyberbullismo, dove ogni partecipante può cimentarsi nella direzione individuale di una scena o di una sequenza o nell’interpretazione di un ruolo.

YOUNG LAB – Laboratorio di Comunicazione

Dal 27 ottobre al 4 dicembre 2016, due appuntamenti a settimana dalle 16.00 alle 19.00

presso Circolo La Conventicola degli Ultramoderni

Via di Porta Labicana 32

00185 Roma

 

Per informazioni e iscrizioni:

+39 339 4593628 / info@accademiatogliani.it / www.accademiatogliani.it

 

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Impresa Cinema

Impresa Cinema
INCONTRO CON DANIELE URCIUOLO

Daniele Urciuolo è un giovane imprenditore, fautore della nascita del web magazine The Freak e produttore di alcuni importanti cortometraggi pluripremiati, ha inoltre ideato – con la factory Alfiere productions – il Formia Film Festival, kermesse che si avvicina a rapidi passi alla sua terza edizione e collabora come produttore cinematografico con la Maestro Production di Antonio Giampaolo.

Daniele, raccontaci innanzitutto cosa ha spinto un neo laureato in Giurisprudenza a rinunciare ad atti, tribunali ed udienze per buttarsi nel mondo della produzione cinematografica, quali sono stati i tuoi stimoli?

Nel 2010 mi sono laureato con una tesi sulla responsabilità del dirigente nella Pubblica Amministrazione alla LUISS di Roma ma presto ho capito che i criteri di trasparenza e meritocrazia di cui parlava il mio elaborato sarebbero rimasti un miraggio lontano, in un Paese corrotto come l’Italia. Alle aule di tribunale ho sempre preferito le sale cinematografiche, alle cravatte ho sempre preferito i cappellini da baseball e dopo un viaggio in Irlanda ho capito che dovevo seguire la mia passione.

Il tuo percorso professionale  ti ha visto inizialmente creatore del web magazine di arte e cultura The Freak (www.thefreak.it) che oggi è diventata una Casa editrice. Da cosa è stata dettata questa evoluzione? E’ stata naturale o la risposta ad una necessità?

Entrambe le cose. Fin dall’inizio io e il mio primo socio Pietro Maria Sabella volevamo costruire una community letteraria e oggi – dopo anni di lavoro e migliaia di opere pubblicate sul web – siamo riusciti ad aprire la nostra casa editrice.

Sei il Presidente di Alfiere Productions (www.alfiereproductions.com), quando hai deciso di fondare una factory e con quali obiettivi?

Alfiere productions nasce con l’obiettivo di promuovere l’arte e la cultura e di creare opportunità. Ho aiutato tanti giovani attori e registi ad emergere con film, pubblicità, spettacoli, eventi e festival.

Quali sono le produzioni di Alfiere Productions alle quali sei più legato?

Sicuramente “Senza Parole” di Edoardo Palma, un cortometraggio magico, prodotto con Giorgio Beltrame che ha regalato forti emozioni agli spettatori e mi ha permesso di iniziare seriamente a produrre.

Quali sono le difficoltà maggiori che, secondo te, deve affrontare oggi un giovane produttore?

Le difficoltà sono tantissime. Un giovane produttore non è solo un produttore, ma è prima di tutto un uomo di set, e deve essere a seconda dei casi un runner, un direttore di produzione che tratta con i fornitori, un location manager, un tecnico, un esecutivo, deve saper fare tutto. Io ho trent’anni e ora per me non è il momento di essere arroganti, ora è il tempo di lavorare, di immergersi nei progetti con impegno e sacrificio, i risultati – anche quelli di natura economica – si raccoglieranno dopo la semina.

Sei riuscito a portare a Formia un festival cinematografico che ogni anno ospita importanti nomi come Claudia Gerini, Sergio Rubini, Caterina Shulha, cosa ti ha spinto a idearlo e che risposta hai avuto dal territorio?

Idearlo è stato facile, l’ho sognato una notte di settembre, spinto dalla voglia di dimostrare come si può fare cultura senza soldi ma con idee e spinto dalla voglia di ricordare un amico che oggi non c’è più, un giovane autore Christian Oz Repici.

Con che criterio prepari una nuova edizione, parti da un tema, un personaggio, un film in particolare?

Sì e no. Quest’anno abbiamo omaggiato Alberto Sordi, l’anno prossimo omaggeremo Totò a cinquant’anni dalla sua scomparsa. La Giuria – composta da esperti cineasti e presieduta da Adelmo Togliani – è il fiore all’occhiello del Formia Film Festival, ma al di là di alcune tematiche legate al cinema che fanno da cornice al Festival, il Concorso è il cuore della manifestazione e il suo valore è determinato dalla qualità delle opere che si iscrivono ogni anno.

Hai collaborato e collabori tutt’ora con importanti registi come Leonardo Pieraccioni e Giuseppe Piccioni, puoi raccontarci che esperienze hanno rappresentato per te?

Due esperienze completamente diverse e altrettanto formative. Il set de “Il Professor Cenerentolo” di Pieraccioni è stato un set caldo per via del clima ma molto divertente. La troupe era diventata la mia famiglia e il set la mia casa. Due mesi su un’isola (Ventotene ndr) non si scordano facilmente. Con Leonardo c’è un bel rapporto di stima reciproca. Con Giuseppe Piccioni invece ho passato un mese a Gaeta sul set di “Questi giorni”, film ora nelle sale che è stato presentato al Festival di Venezia e mi ha regalato la gioia del mio primo vero red carpet. Piccioni è un maestro e ogni scena, ogni inquadratura era una masterclass d’autore.

Quali generi cinematografici prediligi?

Le commedie americane.

Quali sono i progetti imminenti che stai per realizzare?

Ora sto collaborando con la Maestro Production di Antonio Giampaolo e dopo aver prodotto spot, cortometraggi e videoclip tra cui quello della hit “Vivere a colori” di Alessandra Amoroso, stiamo sviluppando nuovi progetti cinematografici e accademici. Con Andrea Viganò a dicembre organizzerò un evento Younger’s in.movie a Milano. Con Adelmo Togliani c’è un cortometraggio con l’attrice Valentina Corti protagonista che a breve vedrà la luce. Con The Freak stiamo lanciando la prossima pubblicazione e organizzeremo un grosso evento a Roma. E sto pensando alla prossima edizione del Formia Film Festival.

 

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